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Discografia

L’immensa produzione discografica di Milva, quasi tutta archiviata e ordinata su 45cat.com, ammonta a circa 173 album e centinaia di 45 giri e 7”. I suoi dischi sono stati distribuiti in tutti i formati, vinili 33 giri, musicassette, cd, DVD, incisioni in studio e dal vivo. La voce di Milva è stata prodotta da case discografiche di quattordici paesi e distribuita in una ventina e più.

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CANZONI DI EDITH PIAF

L’attenta cura di Sandro Colombini, che pensa e produce per Milva una serie ininterrotta di brani di successo, il notevole ampliamento del repertorio, conseguente anche ai numerosi progetti teatrali realizzati col Piccolo Teatro, e la collaborazione con alcuni grandissimi musicisti fra cui Ennio Morricone sono tutti fattori che rendono il decennio settanta particolarmente produttivo dal punto di vista discografico. I singoli 45 giri e gli EP, che negli anni Sessanta hanno costituito la maggior parte della produzione in accordo con i desideri del mercato, adesso lasciano il passo a lavori più complessi, inevitabilmente 33 giri, mentre solo gli hits, i grandi successi vengono distribuiti anche in 45 giri. La stagione si apre quindi nel 1970 con le Canzoni di Edith Piaf (Ricordi SMRL 6071), in parte in francese e più spesso in italiano; un album che scandaglia il repertorio di una grandissima artista e autrice, che Milva interpretava e conosceva già da molti anni. Dell’opera viene prodotto anche un 8-track Cartridge album (RI-S-830011), prodotto che Ricordi metterà in commercio anche per diverse incisioni successive

Canzoni di Edith Piaf – Milord (Monnot-Testoni); La vita è rosa (Piaf-Loulguy-Leonardi); La folla (Cabral-Dizeo-Larici); Sono io la tua donna (Villard-Beretta-Albula); Mon dieu (Vaucaire-Dumont-Calabrese); Nulla rimpiangerò (Vaucaire-Dumont-Notorius); è l’amore che fa amare (Piaf-Monnot-Da Vinci); Caro John (Les Paul- Lamarque-Asstromari); Albergo a ore (Monnot-Delecluse- Sentis-Pagani); Inno all’amore (Piaf- Monnot-Colombi)

LA FILANDA E ALTRE STORIE

Sempre nel 1970 escono in singolo due brani destinati a grande fortuna: La pianura (SRL 10-641) e una cover di Amalia Rodriguez tradotta in italiano come La filanda (SRL 10-651), accompagnate peraltro da altre due bellissime canzoni, La nostra storia d’amore e Un uomo in meno. Brani che verranno raccolti nel 1972 nel 33 giri La filanda e altre storie (SMRL 6093). La filanda è il singolo più venduto del 1972, premiata con la Gondola d’Oro al festival di Venezia in quell’anno e uno dei brani di Milva più amati e fortunati in assoluto

La filanda e altre storie – La filanda (cover di “È Ou Não É” – James-Pallavicini); La nostra storia d’amore (cover di “For all we know” Karlin-Wilson-James-Riccardi); Bella ciao “La canzone delle mondine” (Omicron-Comacino; Un uomo in meno (cover di “Les jardins de marmara” Popp- Massouiler-Albertelli); Iptissam (cover di “Love’s song Adelina”, Fishman-Kluger- De Simone); La pianura (Riccardi-Soffici-Riccardi); Sola (Riccardi); Surabaya Johnny (Brecht-Weill); Uno dei tanti (Donida-Mogol); Albergo a ore (Monnot-Delacluse-Senlis-Pagani); Bandoeneon arrabelero “Il cantastorie col bandoneon” (Bachica-Contuirsi-Bertini); Mediterraneo (Riccardi-Albertelli).

MILVA CANTA BRECHT

Nel frattempo Ricordi trasforma in vinile lo spettacolo Milva canta Brecht (SMRL 6080), inaugurando così nel 1971 un nuovo filone discografico per la cantante italiana già da anni attivamente impegnata al Piccolo Teatro di Milano: il filone brechtiano di cui Milva sarà una delle interpreti più grandi e celebrate di tutti i tempi.

Milva canta Brecht – Ballata per una ragazza annegata; Ballata della donna dl soldato nazista; Ballata di Maria Sanders; Nel letto in cui siamo staremo; Jenny dei pirati; Barbara song; Ballata della schiavitù sessuale; Surabaya Johnny

DEDICATO A MILVA DA ENNIO MORRICONE

Il passaggio successivo è l’album Dedicato a Milva da Ennio Morricone (SMRL 6098) del 1972: un progetto completamente nuovo, in cui Milva reinterpreta e trasforma celebri musiche da film in canzoni dolci, sofferte e appassionate. Scrive Morricone in quarta: “Con questo titolo, da me deciso, ho voluto onorare le qualità di Milva come cantante e come interprete. Chi segue il mio lavoro non superficialmente sa bene quanto io creda alla voce umana come al più significante suono tra tutti i suoni. La voce di Milva, con la sua popolaresca tensione, con la sua raffinata interpretazione, con il suo calore dolce e forte, rappresenta per me uno dei momenti più alti del mio ideale di cantante (non solo di canzoni). La dedica ha quindi il significato di un semplice omaggio di uno dei tanti ascoltatori che la ammirano e che, guarda caso, stavolta, ha composto, strumentato e diretto i temi dei film dai quali sono state tratte le canzoni di questo disco”.

Dedicato a Milva da Ennio Morricone – La califfa (Bevilacqua-Morricone); Chi mai (Nistri- Morricone); Ridevi (Travia- Morricone); Immagini del tempo (Travia-Morricone); Metti una sera a cena (Griffi-Morricone); Viaggio senza bagagli (Travia- Morricone); D’amore si muore (Griffi-Caruncio- Morricone); Canzone della libertà (Lucignani-Morricone); Mia madre si chiama Francesca (Travia- Morricone); Dio, uno di noi (Bevilacqua- Morricone); Questa specie d’amore (Bevilacqua- Morricone); Se ci sarà (Travia- Morricone)

SOGNAVO AMORE MIO

La versatilità di Milva trova immediatamente dopo un’altra magnifica occasione di esprimersi con l’album propostole dal celebre compositore francese Francis Lai, reduce dall’Oscar per la colonna sonora di Love Story. Uscito nel 1973, Sognavo, amore mio propone un duetto e cinque pezzi inediti (SMRL 6100). Entrambe le facciate del vinile si aprono con una diversa versione di Un uomo, una donna.

Sognavo amore mio – Un uomo, una donna (Lai-Barouth); Oltre le colline (Lai-Desage-Albertelli-Ricardi); Se ti va sono qui (Lai-Desage-Piave); è l’ora (Lai-Desage-Albertelli-Riccardi); Una cosa (Lai-Laimk-Albertelli-Riccardi); Un uomo, una donna (Lai-Barouch); Sognavo, amore mio (Lai-Desage-Piave); Vigliacco che sei (Lai-Desage-Albertelli-Riccardi); Io sono sempre io (Lai-Desage-Alberteli-Riccardi); Love story (Lai-Sigman-Bardotti).

SONO MATTA DA LEGARE

Nel 1973 esce anche, in 45 giri (SRL 10687), Da troppo tempo, uno dei brani più intensi e long lasting di Milva, presentato a Sanremo e rimasto in repertorio per il resto della sua vita.

1974 RICORDI SMRL 6135 – Sono matta da legare – Monica delle bambole (Suligoj-Beretta); Una donna sola “The lady with the braid” (Previn-Crida); L’uomo dal mantello rosso (Malgoni-Testa-Romano); È già finita (Vinciguerra-Serughetti); Luce (Piccoli-Donaggio); Sono matta da legare (Suligoj-Beretta); Senza te (Guantini-Albertelli); Perdersi (Riccardi- Albertelli); Non arrenderti (cover di “Keep your hand on the plow” – arrangiamenti Massara- Calabrese); L’uomo questo mascalzone (Suligoj-Beretta); Viva te (Colonnello- Albertelli)

MILVA BRECHT – LIBERTÀ

Nel 1975 esce il secondo album dedicato alle canzoni brechtiane, Milva Brecht (SMRL 6164), questa volta con tredici brani di Weill e Eisler, registrati dal vivo da un concerto al Teatro Metastasio di Prato (marzo 1975).

Milva Brecht – Contro la seduzione; La leggenda del soldato morto; Sotto le querce di Potsdam; La canzone del bene stare al mondo; Tutti o nessuno; Ninna nanna 1932; Il racconto dell’ascesa e caduta della città di Mahagonny; Moon of Alabama; Havana lied; Tango balade; La canzone della Moldava; Un cavallo si lamenta.

Immediatamente dopo, Gino Negri riprende il grande filone delle canzoni per la libertà e la cantante interpreta un secondo album di quel genere (SMRL 6172), con brani scelti, diretti e arrangiati dal musicista milanese.

Libertà – Viva la libertà (Da Ponte-Mozart- Negri); Memento (Garcia Lorca- Bo-Negri); Horstwessel lied (Anonimo-Brecht-Negri); 25 aprile 1945 (Lunari—Negri); I morti di Reggio Emilia (Amodei); Nell’attimo breve (Nichi Steff-Negri); Quaggiù in filanda (tradizionale-Negri); La cucaracha (anonimo); Los cuatros generales (anonimo); Venceremos (Ortega-Iturra); Simon Bolivar (Ruben Lenna-anonimo); Lungo la strada “Poljusca Polje” (Knipper-Negri)

LOVE FEELING IN JAPAN

Intanto, i successi e gli album di Milva vengono puntualmente riproposti in Giappone, in 45 e sempre più spesso in 33 giri. La passione per la cantante italiana che anima il pubblico giapponese e coreano è testimoniata dalle edizioni di quattordici singoli e tutti gli LP realizzati in Italia, compreso Brecht. Ci sono anche alcune produzioni originali, in giapponese e diversi 33 giri doppi, pubblicati da Seven Seas e da Ricordi.

Love feeling in Japan (live in Japan, – MW 2039) Ai no finale; Iigia naino shiawase naraba; Sakariba blues; Koi no Kisetsu; Koibito; Kyo de Owakare; Ningiyo no Ie; Yoake no scat; Minatomachi blues; Yoake no Uta; Yuzuki; Ai no Sanazami

In Giappone esce anche l’intero LP Dedicato a Milva da Ennio Morricone.

LA FILANDA – VERSIONE TEDESCA

Si arricchisce anche la discografia tedesca, soprattutto con singoli riproposti in lingua originale o tradotti in tedesco. Nel 1972 Polydor, su licenza di Ricordi (45 Polydor 2001 270), pubblica La filanda in versione tedesca (Die Liebe auf den ersten Blick) e Die verpasste Gelegenheit – Ein paar takte Zärtlichkeit (45 Polydor 2001 359). Nel 1975 Milva Brecht viene proposto anche in Germania (Stern Music-Ricordi MLP 15925) e in Francia.

MILVA

Il 1977 si apre con una produzione di successo, che esce in formato 45 giri, Non piangere più Argentina (Ricordi, SRL 10834), arrangiata per l’occasione da Natale Massara. Il brano è presente anche nel 33 giri (RICORDI SMRL 6207) Milva.

Milva – Le torte (Castellari); Lettera a Cocò (Castellari); Allo specchio (Colonnello-Gallerani); Edipo (Cantoni); Non voglio essere la lampada (Castellari); Non pianger più Argentina (Webber-Rice-Albertelli); Presidente (Castellari); Magra (Castellari); Un’altra stagione (Cantoni-Gallerani); A levante (Castellari)

BEST OF MILVA

Nello stesso anno, in Giappone esce un doppio, Best of Milva (RICORDI MW 8663/4), che riprende i successi degli ultimi anni ma anche brani storici, come Milord.

Best of Milva – Finale d’amore (Miyagawa – Nakanishi); Mediterraneo; Bella ciao; Nessuno di voi; Io per amore; Da troppo tempo; Milord; Mon dieu; Segui il vento; Un sorriso; Non sapevo; Io che non vivo; Canzone; La filanda; Albergo a ore; Quando l’amore diventa poesia; Monica delle bambole; Inno all’amore; D’amore si muore; L’immensità; Uno dei tanti; Io di notte; Kyo de owakakare (Ui-Nakanishi)

Anche in Germania la produzione discografica si arricchisce di un 45 giri e dell’edizione tedesca di Milva (Metronome 060081). Inizia anche una produzione originale, prodotta e concepita soltanto per il mercato tedesco, incisa in Germania e cantata da Milva in tedesco.

Auf Den Flügeln Bunter Träume (Metronome, 0060037) – Auf Den Flügeln Bunter Träume (Grothe, Dehmel); Johnny, wenn du Geburtstag hast (Hollaender); Ich steh’ im Regen (Benatzky); Tango notturno (Beckmann; Borgmann); Zwischen Heute und Morgen (Beckmann-Kreuder); Liebe ist ein Geheimnis (Amberg- Doelle); Sing, Nachtingall, Sing (Balz-Jary); Auch du wirst mich einmal betrügen (Robinson-Stolz-Reich); Tiefe Sehnsucht (Benatzky); Die Worte die aus Liebe man spricht (anonimo); Good night (Gruenwald-Beda-Abraham); Lili Marleen (Schultz-Leip)

In questa pagina, ordinati cronologicamente, sono presentati tutti i progetti originali, non le riedizioni, le compilation o le traduzioni di brani già editi. Anche le edizioni internazionali dello stesso lavoro sono segnalate il più attentamente possibile ma non riprese singolarmente, come fossero produzioni diverse. La stessa cosa vale per i 45 giri che propongono due o più brani già presenti in un album.
Si segnala che non esiste un sito o una risorsa online che elenca in modo attendibile l’intera produzione discografica di Milva. Interessante, soprattutto per i 45 giri, 45cat.com, dove sono segnalati anche molti LP 33 giri ma dove mancano molti prodotti in collaborazione con altri cantanti, come anche l’intera e originale produzione discografica greca degli anni Novanta-Duemila. Si tratta comunque del repertorio più attendibile accessibile online.

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